Le piogge degli ultimi giorni sono state la “ciliegina sulla torta” su una città come Milano, che dovrebbe ospitare l’EXPO 2015, per quanto riguarda le esondazioni di fiumi coperti dal cemento per le costruzioni.
E’ stato semplice negli anni chiudere tutti i corsi d’acqua della bella Milano navigabile. Costruiti palazzi su palazzi, cementificate quasi tutte le zone, lasciando un piccolo rivolo di Naviglio è stata l’idea che ha permesso alla città di farsi un nome, ma ai cittadini di subire danni non indifferenti.
Fino alla costruzione della metro lilla, il fiume Seveso esondava matematicamente in zona Zara, che diveniva un fiume di fango in piena.
Dopo la costruzione di questa nuova linea metropolitana, il Centro di Milano è perennemente perfettamente asciutto, mentre la zona Isola e Niguarda sono soggette a frequentissime esondazioni, con conseguenti difficoltà sulla viabilità (quando va bene) e sul quotidiano degli sfortunati abitanti di queste zone “poco importanti” per la visibilità nazionale e internazionale.
Il “vecchio” quartiere dei Giornalisti, divenuto Maggiolina, oltre ad essere privo di negozi, si allaga e il fango pervade i piano terra, i box e le strade che diventano impraticabili anche a nuoto a causa del fango e dei detriti e sono gli stessi abitanti che devono spalare fango e acqua senza alcun sostegno delle forze preposte.
L’ultima esondazione del 15 novembre 2015 è stata un vero disastro per questa povera città. Esondati l’Adda, il Seveso, il Lambro, senza preallerta, ci siamo ritrovati in un mare di fango e acqua.
Macchine spazzate via dall’acqua, allagamenti per tutta la zona da Viale Zara a Niguarda, metro allagate, per prima la lilla, poi la gialla e anche la verde.
Il quartiere è rimasto senza energia elettrica per 18 ore, il 118 è rimasto muto per tutta la notte tra sabato e domenica, e ad oggi il fango è ancora sparso dove gli aiuti non sono arrivati. Ripristinata ieri in tarda serata la circolazione in Viale Fulvio Testi e Piazza Carbonari.
Questa mattina chiuse le stazioni metropolitane M2 da CENTRALE a GARIBALDI per tutta la giornata del 17 novembre 2014 perché la falda acquifera non ha consentito la riapertura.
Ora alle 11.00 anche le fermate di FAMAGOSTA e ASSAGO sono inagibili come la metro lilla e alcune della gialla.
Ha ricominciato a piovere ed ora vedremo come affronteranno i nostri eroi del Comune e della Provincia questa nuova situazione.
In zona Bicocca i tram non passano più e nemmeno i bus, ciò è sintomatico di una nuova situazione di emergenza.
Non ci resta che incrociare le dita e sperare che smetta di piovere anche se le previsioni sono chiaramente avverse. Qualunque aggiornamento è bene accetto.
Un abbraccio a tutti gli abitanti di Milano.
Baci.
Naly